La Terza Missione affianca le due principali funzioni dell’università, ricerca scientifica e formazione, con il preciso mandato di diffondere cultura, conoscenze e trasferire i risultati della ricerca al di fuori del contesto accademico, contribuendo alla crescita sociale e all’indirizzo culturale del territorio.
L’Ateneo genovese intende pertanto giocare un ruolo chiave quale motore economico e culturale per il territorio e propulsore di progresso e innovazione per la propria comunità di riferimento promuovendo il dialogo e l’interazione con i cittadini, il sistema economico e le istituzioni pubbliche e private al servizio di un percorso di innovazione della società aperto e sostenibile (https://unige.it/altro).
Il Dipartimento di Giurisprudenza svolge attività di formazione e di diffusione culturale in collaborazione con i diversi soggetti che compongono la comunità scientifica, imprenditoriale e sociale del territorio al fine di promuovere lo sviluppo sociale, l’inclusione e l’approccio interdisciplinare alle tematiche oggetto di studio da parte dei docenti afferenti al Dipartimento.
In questo ambito, gli obiettivi del Dipartimento di Giurisprudenza riguardano:
i) la valorizzazione della ricerca, comprendente la creazione di network e collaborazioni fra i docenti e le realtà imprenditoriali del territorio, nonché le istituzioni locali e la PA, l’internazionalizzazione delle reti di ricerca e la conseguente organizzazione di eventi, aperti al pubblico, di rilevanza transnazionale;
ii) la produzione di beni culturali, comprendente la formazione continua dei professionisti del settore (i.e. avvocati, notai e magistrati ma anche forze dell’ordine e personale della PA), apprendimento permanente, didattica aperta e public engagement (inteso come insieme di attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società);
iii) la valorizzazione dell’approccio critico, informato e interdisciplinare che include l’organizzazione di eventi e corsi di natura multi-disciplinare finalizzati alla costruzione di un dialogo fra le diverse aree interessate e allo scambio costruttivo di buone pratiche a valenza trasversale;
iv) produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e politiche per l’inclusione, comprendente la formulazione di programmi di pubblico interesse, la valorizzazione del territorio e la stimolazione della cittadinanza attiva.