Corso INPS Valore PA 2023 - I documenti informatici e gli algoritmi: produzione, gestione e conservazione

Dove e quando

Su piattaforma Teams

Corso di formazione di II livello, tipo A
Prima edizione
A.A. 2023-2024

Obiettivi formativi del corso
L’uso delle tecniche digitali sta impattando in maniera evidente sul modo in cui le amministrazioni perseguono le proprie finalità istituzionali e svolgono i loro compiti.
Le modiche che ne derivano sono evidenti e ineriscono tanto all’organizzazione amministrativa, quanto allo svolgimento dell’attività autoritative ed all’espletamento di alcuni servizi pubblici.
Il ricorso a sistemi elettronici di manifestazione degli atti e dei documenti, di trasmissione delle informazioni e di dialogo con imprese e cittadini sta portando certamente molti benefici, ma sta anche creando difficoltà e ponendo nuovi problemi.
Alla maggiore semplicità nella gestione documentale, nella catalogazione delle informazioni e nella loro elaborazione, fa da contraltare la ricerca di strumenti idonei a far fronte ai rischi e pericoli che l’informatizzazione reca con sé.
Il corso si propone di offrire una panoramica delle ampie e complesse tematiche del “documento informatico” e degli “algoritmi”, che possa fornire al dipendente della pubblica amministrazione la chiave di lettura di un quadro normativo, giurisprudenziale e tecnico in rapido mutamento, anche a livello internazionale e alla luce degli obiettivi di digitalizzazione, ribaditi nell’ultimo decennio e, infine, confermati anche dagli impegni assunti in seno al PNRR, nell’ottica di provvedere, tra le altre cose, ad un affievolimento della mole di arretrato gravante sugli Uffici giudiziari.
La natura e la regolazione del documento informatico – cui si affianca l’annosa vicenda dell’atto amministrativo informatico e del software, oggetto di numerose ed innovative pronunce del Consiglio di Stato pubblicate fra il 2019 e il 2021 – hanno assunto un primario interesse per il pubblico dipendente alla luce delle molteplici riforme che hanno riguardato il settore dalla fine degli anni ’90, per giungere al c.d. “codice dell’amministrazione digitale” del 2005, al pacchetto di riforme operate dalla legge n. 124/2015 (nota come legge Madia) e, infine, al “decreto semplificazioni” del 2020 e alla normativa di cui al PNRR, non da ultimo l’impiego di strumenti digitali, anche con il fine espressamente dichiarato di creare banche dati, è al centro del “PON - Governance e Capacità istituzionale” promosso dal Ministero della Giustizia in relazione al cd. “Ufficio per il processo”.
Gli atti da ultimo menzionati hanno posto al centro dell’azione amministrativa (centrale, periferica e decentrata) e dei suoi organi la telematica degli atti redatti su supporti informatici e la necessità di sapersi muovere agevolmente  nell’uso delle banche-dati: ne sono conseguite, tra l’altro, modifiche alla stessa legge sul procedimento amministrativo, incentivando la telematica e l’informatica quale strumento per l’esercizio dell’azione amministrativa in conformità al principio di buon andamento. Lo stesso menzionato Ufficio per il processo dovrà necessariamente munirsi di funzionari formati nell’uso delle risorse elettroniche.

Programma del corso
Il Corso si propone di coprire sia l’intera disciplina giuridica in tema di documenti informatici – con riferimento a tutte le fasi del loro “ciclo di vita” – sia di integrare tale trattazione con gli aspetti tecnici e ingegneristici necessariamente coinvolti, nel tentativo di rendere edotti i pratici delle dinamiche più rilevanti inerenti agli strumenti che utilizzano quotidianamente.
Esemplificativamente, il programma del Corso seguirà la seguente scansione:
-    Approfondimento del quadro programmatico generale, con particolare riferimento all’Agenda Digitale Europea, alla strategia per la crescita digitale, al Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione e il Modello di riferimento ICT della PA, nonché, infine alle novità introdotte dal Decreto c.d. “semplificazioni” (d.l. n. 76/2020) e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tale parte, perciò, sarà dedicata all’individuazione delle principali linee evolutive che si prospettano in tema di dematerializzazione dell’attività amministrativa, evidenziando le differenze rispetto alle caratteristiche tipiche del passato.
-    Individuazione dello stato dell’arte normativo in materia di digitalizzazione dei documenti amministrativi, ponendone in evidenza i principi ispiratori. Tale parte avrà ad oggetto argomenti quali: l’equivalenza giuridica dei documenti analogici e documenti digitali; la differenza tra l’archivio tradizionale e l’archivio digitale; il Sistema Pubblico per la Gestione dei Documenti Digitali (SPID); i ruoli e le responsabilità del sistema di gestione documentale; il Regolamento Europeo eIDAS.
-    Descrizione delle principali nozioni generali e delle regole tecniche riguardanti la produzione dei documenti informatici, ad esempio: la distinzione tra documento informatico originale e il documento amministrativo informatico; le principali tipologie di documenti digitali; le regole e le tecniche per la formazione dei documenti digitali (facendo riferimento alle Linee guida AgID per la formazione dei documenti informatici); la validità e l’efficacia probatoria del documento informatico; la disciplina delle copie informatiche di documenti analogici, degli estratti e dei duplicati informatici; le problematiche legate alla Privacy. Con riferimento a quest’ultimo argomento, si tratteranno le regole di cui al Regolamento UE sulla protezione dei dati n. 2016/679, nonché la figura del responsabile della protezione dei dati (RDP/DPO). In tal sede, sarà dedicato spazio anche alle nuove modalità di partecipazione al procedimento amministrativo rese disponibile dalle tecnologie dell’informatica.
-    Saranno oggetto di discussione anche i profili più rilevanti in tema di conservazione dei documenti informatici – che ai sensi dell’art.44 del CAD, garantisce autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti informatici – sia con riferimento ai sistemi e alle tecnologie utilizzabili a tal fine (le regole tecniche sono definite dall’art. 71 CAD), sia in relazione alle norme che regolano tale attività ed il suo monitoraggio. Anche in questo caso si farà riferimento alle Linee guida sulla formazione, gestione e conservazione del documento informatico pubblicate da AgID, così come integrate dalle Determine n. 455/2021 e 629/2021. Attenzione darà anche dedicata alla figura del responsabile della conservazione, al suo ruolo ed alle sue responsabilità.
-    Trattazione del Sistema di Banche Dati di Interesse Nazionale (SDIN): nozione, tipologie (Banche dati di Interesse Nazionale, Banche dati abilitanti, Banche dati complementari, Banche dati dipendenti) e sviluppi futuri, anche con riferimento ai pro ed ai contro dei diversi approcci possibili. Particolare attenzione sarà dedicata all’art. 60 del CAD, ove sono disciplinate le c.d. “basi di dati di interesse nazionale”: a) repertorio nazionale dei dati territoriali; b) anagrafe nazionale della popolazione residente; c) banca dati nazionale dei contratti pubblici; d) casellario giudiziale; e) registro delle imprese; f) gli archivi automatizzati in materia di immigrazione e di asilo; g) Anagrafe nazionale degli assistiti (ANA). Conseguentemente, sarà oggetto di discussione uno dei temi più rilevanti in materia, ossia quello inerente all’interoperatività dei dati delle pubbliche amministrazioni.
-    Enucleazione dei principali benefici derivanti dall’utilizzo dei c.d. “Big data” da parte delle pa. Ulteriore profilo, infatti, attiene alla gestione della enorme molte di dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni: la loro elaborazione attraverso strumenti automatici può certamente arricchire il patrimonio informativo per mezzo del quale le p.a. sono chiamate ad assumere le loro decisioni, che saranno adottate all’esito di una istruttoria più approfondita e analitica. Nello stesso tempo, però, comporta dei problemi di tutela della riservatezza, di corretta gestione e di aggiornamento e manutenzione dei dati e dei megadati (big data) di cui le p.a. dispongono. Il corretto utilizzo di queste tecnologie rappresenta un’occasione essenziale per intercettare la “domanda” di servizi dei cittadini ed adeguare “l’offerta” delle amministrazioni.
-    Ulteriore tema, sul quale si sta concentrando l’attenzione della scienza giuridica e collegato ai precedenti, è quello relativo all’uso di sistemi automatici e di intelligenza artificiale da parte delle amministrazioni: anche in questo caso, ai benefici evidenti che possono derivare dalla velocità dei processi computazionali e dalla loro precisione, fanno da contraltare profili problematici derivanti dalla «spersonalizzazione» che l’uso degli algoritmi reca con sé e dalle conseguenti criticità derivanti dalla (controversa) possibilità di fare ricorso a sistemi automatici per l’assunzione di decisioni discrezionali. L’analisi di questa probelmatica sarà condotta con l’aiuto della normativa vigente, della proposta di Regolamento sull’utilizzo dell’IA del 2021 e della giurisprudenza, in particolare amministrativa, sul tema.
-    Infine, intorno alle tematiche in oggetto, sarà preso in considerazione il quadro delle responsabilità penali: i principali reati in materia, le modalità di accertamento giudiziario, le indagini.

Docenti
Piera Maria Vipiana – Professore ordinario di diritto amministrativo Università degli studi di Genova; Componente del Consiglio scientifico Centro servizio Ateneo (Centro dati, informatica e telematica di Ateneo – CeDIA).
Angelo Giuseppe Orofino – Professore ordinario di diritto amministrativo presso l'Università LUM Giuseppe Degennaro. 
Gerolamo Taccogna – Professore associato di diritto amministrativo Università degli studi di Genova.
Matteo Timo – Professore associato di diritto amministrativo presso l’Università degli studi di Genova. Abilitato alle funzioni di professore di seconda fascia in diritto amministrativo; membro del collegio del dottorato Security, Risk and vulnerability dell’Università di Genova; già Responsabile della protezione dei dati  (DPO) di Unige.
Alessandro Paire – Dottore di ricerca e Ricercatore di tipo A in diritto amministrativo presso l’Università degli studi di Genova.
Guido Scorza – Avvocato civilista, abilitato all’esercizio davanti alle giurisdizioni superiori, giornalista pubblicista, docente in materia di diritto delle nuove tecnologie, nonché componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali.
Luca Oneto – Professore associato di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso l’Università degli studi di Genova; Componente del Consiglio scientifico Centro servizio Ateneo (Centro dati, informatica e telematica di Ateneo – CeDIA); Coordinatore del curriculim Cybersecurity and Reliable AI del dottorato Security, Risk and vulnerability dell’Università di Genova.
Alessio Merlo - Professore ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni presso il CASD, Centro Alti Studi per la Difesa; già componente del Consiglio scientifico Centro servizio Ateneo (Centro dati, informatica e telematica di Ateneo – CeDIA) dell'Università di Genova.
Fondazione CIMA.
Un funzionario esperto della Regione Liguria.

Metodo
Le lezioni si svolgeranno sia attraverso l’esposizione dei principali contenuti della normativa alla luce dell’applicazione giurisprudenziale, sia con il metodo del “problem solving”. In ordine ai temi illustrati, avverrà fra docente e discente una discussione di casi concreti, analizzati alla luce della normativa vigente e degli indirizzi giurisprudenziali più recenti: in tal modo si prospetteranno soluzioni, da tener presenti in casi analoghi. Così non solo si svilupperanno conoscenze, ma si affinerà pure l’utilizzo di strumenti e comportamenti professionali.

I partecipanti al corso di formazione potranno formulare, prima dell’inizio del corso, e tramite mail al tutor, quesiti riguardanti gli argomenti trattati: i quesiti saranno oggetto di approfondimento durante il percorso formativo. I docenti assicureranno consulenza ai partecipanti al corso sino a tre mesi successivi alla conclusione del percorso formativo, fornendo riscontro ad eventuali quesiti relativi ai temi affrontati.
A tal fine, soprattutto nell’eventualità di lezioni a distanza, saranno impiegate le risorse di Aulaweb, sia per la messa a disposizione del materiale, sia per facilitare il confronto tra i discenti e tra questi e i docenti (funzione forum, Quiz, Wooclap a seconda delle esigenze dei singoli incontri: strumenti questi già impiegati positivamente nei corsi Valore PA 2019, 2020, 2021, 2022).
Le lezioni si svolgeranno online, mediante la piattaforma Teams di Microsoft, messa a disposizione dall’Ateneo a tutti i discenti.
Gli incontri saranno tenuti con la partecipazione del corpo docente del Dipartimento di Giurisprudenza per i settori IUS/10 (Diritto amministrativo) e IUS/17 (Diritto penale).
A questi saranno aggiunti relatori, di comprovata esperienza pluriennale del settore, provenienti dalla magistratura (ordinaria, amministrativa e contabile), anche delle giurisdizioni superiori (in particolar modo del Consiglio di Stato), e dalla pubblica amministrazione.
Sarà previsto, inoltre, un Tutor d’esperienza nell’ambito dei Corsi di formazione universitari, cui i corsisti potranno rivolgersi per ogni evenienza riguardante il Corso.

Durata e calendario
Il corso ammonta complessivamente a 40 ore, le quali saranno suddivise in 10 giornate da 4 ore ciascuna.
L’orario sarà fissato in modo dettagliato, anche sulla base delle esigenze dei discenti, e pubblicato sul sito del Dipartimento di Giurisprudenza nella pagina dedicata al corso.

Sedi
Le lezioni si svolgeranno online tramite piattaforma Microsoft Teams.

Supporti
I materiali e documenti delle lezioni saranno resi disponibili sulla piattaforma Aulaweb. I discenti potranno usufruire del sistema bibliotecario dell’Università di Genova, dotato pure di risorse multimediali, utili per ricerche normative, giurisprudenziali e dottrinali sui temi del corso: chi lo desidera avrà al riguardo il supporto dei docenti e del tutor.

Tutor del corso
Sarà inoltre previsto come tutor del Corso, il dott. Giovanni Botto (giovanni.botto@edu.unige.it).

Attestato e Crediti formativi
La partecipazione al corso dà diritto all’acquisizione di 2 CFU (SSD: IUS/10). A seguito del superamento della valutazione finale sarà rilasciato un attestato di frequenza e profitto.

 

Ultimo aggiornamento 4 Marzo 2024