Didattica - Corso di formazione Inps Valore P.A. 2019 - La disciplina della trasparenza e dell'anticorruzione, con particolare riguardo all'interpretazione giurisprudenziale e alla pratica amministrativa - Corso di formazione di II livello a.a. 2019-20

Finalità del corso
Organizzazione didattica del corso
Attestato e crediti formativi
Comitato di gestione e Direttore
Docenti
Modalità d'accesso
Presentazione delle domande
Rilascio dell'attestato
Trattamento dei dati personali

Finalità del corso
Il corso si pone l’obiettivo di fornire una dettagliata panoramica della disciplina vigente in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione, con particolare riferimento agli aspetti applicativi e alle problematicità conseguenti. Il quadro legislativo di riferimento ha subito cospicue e radicali innovazioni nel corso degli ultimi anni: a partire da un sistema fondato essenzialmente sulle regole generali di cui alla legge n. 241/1990, si è giunti oggi a due corpi di diposizioni speciali vigenti l’uno in materia di trasparenza, l’altro nel settore della corruzione. Essi presentano peculiarità proprie, ma necessariamente richiedono l’analisi combinata di un unico sistema in cui la trasparenza dell’attività amministrativa è primo presupposto per la limitazione dei fenomeni corruttivi. In aggiunta, ognuno dei due insiemi normativi è stato oggetto di una stratificazione legislativa che ha condotto, nell’arco di pochi anni, per un verso, alla coesistenza di modelli assai differenti (quale quello dell’accesso procedimentale, dell’accesso civico e dell’accesso civico c.d. “generalizzato”) e, per un altro verso, ad un fenomeno di complicazione normativa, che rende non immediato lo studio e la comprensione della materia. Il corso si propone di fornire un’esposizione dei principali istituti della trasparenza e della prevenzione della corruzione, nonché di quelli delle inconferibilità e delle incompatibilità (d.lgs. n. 39/2013) integrati dall’analisi dell’interpretazione fornitane dal giudice ordinario e da quello amministrativo.

torna a inizio pagina

Organizzazione didattica del Corso
ll corso ammonta complessivamente a 40 ore, le quali saranno suddivise in 10 giornate da 4 ore ciascuna, a partire da febbraio 2020 fino al maggio 2020 (con eventuali recuperi da concordarsi). L’orario sarà fissato in modo dettagliato, anche sulla base delle esigenze dei discenti, e pubblicato sul sito del Dipartimento di Giurisprudenza nella pagina dedicata al corso.

Il corso si articola in quattro moduli.

Modulo 1: introduzione [4 ore] 

 Le fonti della materia: atti di diritto internazionale, Costituzione, fonti primarie, regolamenti e cd. “soft law”. 
 Gli atti amministrativi rilevanti nel settore della trasparenza e della prevenzione della corruzione: in particolare, atti di organizzazione e piani.

Modulo 2: la trasparenza [10 ore] 

 L’evoluzione del concetto anche alla luce delle strategie perseguite da altri ordinamenti.
 La trasparenza e la pubblicità quali criteri dell’azione amministrativa, nella Costituzione e nella legge 241/1990. 
 Il modello di cui alla legge 241/1990: l’accesso ai documenti amministrativi, i documenti accessibili, limiti, la tutela della riservatezza, rimedi procedimentali e giurisdizionali (la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi). 
 Il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33; la l. 7 agosto 2015, n. 124; il d.lgs. 25 maggio 2016, n. 97: la progressiva generalizzazione del criterio di trasparenza e di quello di pubblicità. 
 L’ostensione dei documenti amministrativi e l’accesso civico: caratteri dell’istituto, ambito oggettivo e soggettivo d’applicazione, rimedi esperibili. Accesso ai siti e disciplina delle banche dati. 
 L’accesso civico c.d. “generalizzato”: ratio dell’istituto, analogie e differenze con il modello “FOIA”, la pluralità di fini perseguiti, la tutela del richiedente. 
 Trasparenza e Piano triennale di prevenzione della corruzione; 3 
 Le inconferibilità e le incompatibilità degli incarichi e la relativa disciplina (D.lgs. n. 39/2013).

Modulo 3: prevenzione della corruzione e l’integrità dei pubblici dipendenti [20 ore] 

 Il fenomeno corruttivo nelle pubbliche amministrazioni: rilevanza interna ed internazionale, ricadute negative, attenzione del legislatore, l’evolversi del quadro normativo (la legge cd. Severino e le successive riforme). 
 Il modello delle Authorities: le autorità amministrative indipendenti e la loro ratio, in particolare, l’istituzione di ANAC, le sue competenze, i suoi poteri di regolazione, controllo e sanzione. 
 Le best practices nell’attività delle pubbliche amministrazioni. 
 Il “ciclo della performance”: i soggetti, gli strumenti a disposizione, le fasi, gli Organismi indipendenti di valutazione.
 Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2019-2021 e la sua costruzione declinata nella pratica: il procedimento di approvazione e le verifiche, i soggetti, i contenuti, i processi, l'analisi di contesto, le misure.
 I codici di comportamento di ciascuna pubblica amministrazione, anche in relazione al D.P.R. n. 62/2013. - Il responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione. - Le previsioni in materia di contratti pubblici. 
 Il “whistleblowing”: regolazione, problematiche connesse.

Modulo 4: la repressione degli illeciti [6 ore] 

 Introduzione ai reati contro la pubblica amministrazione: tipologia di reati, le pene, l’interdizione dai pubblici uffici, l’ineleggibilità. 
 Corruzione. 
 Concussione. 
 Induzione indebita a dare e a promettere.

I contenuti dei temi trattati potranno essere modulati nei dettagli a seconda delle esigenze degli iscritti al corso, in base alle caratteristiche specifiche delle realtà dove operano ed alle mansioni ricoperte.

torna a inizio pagina

Attestato e Crediti formativi
La partecipazione al corso dà diritto all’acquisizione di 2 CFU (SSD: IUS/10). A seguito del superamento della valutazione finale sarà rilasciato un attestato di frequenza e profitto.

Comitato di Gestione e il Direttore
Direttore del corso è la prof.ssa Piera Maria Vipiana, ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università di Genova, già magistrato ordinario.
La gestione amministrativa e organizzativa didattica è affidata al Dipartimento di Giurisprudenza.
La Struttura cui sarà affidata la gestione finanziaria del corso è il Dipartimento di Giurisprudenza. via Balbi n. 5, Genova.
Per informazioni e chiarimenti rivolgersi: piera.vipiana@unige.it; matteo.timo@unige.it

torna a inizio pagina

Docenti
Piera Maria Vipiana - Professore ordinario di diritto amministrativo Università degli studi di Genova. 4
Giovanni Acquarone - Professore ordinario di diritto amministrativo Università degli studi di Genova.
Gerolamo Taccogna – Professore associato di diritto amministrativo Università degli studi di Genova.
Annamaria Peccioli – Professore associato di diritto penale Università degli studi di Genova.
Davide Ponte - Magistrato amministrativo, Consigliere di Stato (Sezione VI), già magistrato ordinario.
Donato Centrone - Magistrato della Corte dei conti con qualifica di primo referendario in servizio presso la Sezione regionale di controllo per la Liguria, già in servizio presso la Sezione regionale controllo per la Lombardia.
Francesco Pinto - Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Genova.
Pietro Araldo – Segretario comunale e provinciale (Fascia A), iscritto al Registro nazionale dei revisori contabili, già Segretario generale della Città metropolitana di Genova, del Comune di Genova e della Provincia di Savona.
Matteo Timo - Dottore di ricerca e assegnista di ricerca in diritto amministrativo presso l’Università degli studi di Genova. Docente a contratto di diritto pubblico e di diritto urbanistico e legislazione delle opere pubbliche e dell’edilizia presso l’Università di Genova

Modalità di accesso
Il corso è riservato a un numero massimo di 50 allievi dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni individuati dalle singole amministrazioni e segnalati all’Università da INPS. Il numero minimo per attivare il corso è 20 allievi.

torna a inizio pagina

Presentazione delle domande
Entro le ore 12.00 del 11 febbraio 2020 (scadenza prorogata), gli ammessi al corso devono effettuare il perfezionamento tramite la procedura online disponibile all’indirizzo:

http://servizionline.unige.it/studenti/post-laurea/corsiperfezionamento

Al primo accesso, è necessario richiedere le credenziali UNIGE cliccando sulla voce Registrazione utente.
Ottenute le credenziali, si potrà accedere alla pagina delle domande di iscrizione.
Dovranno essere allegati, in formato pdf, il curriculum vitae et studiorum e copia fronte/retro del documento di identità.
Calendario e comunicazioni circa l’avvio del corso sono reperibili alla pagina relativa al corso, disponibile sul sito http://giurisprudenza.unige.it/corsi_master.

Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, alle dichiarazioni rese nella domanda di iscrizione, nel caso di falsità in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali previste dall’art. 76 del decreto n. 445/2000 sopra richiamato. Nei casi in cui non sia applicabile la normativa in materia di dichiarazioni sostitutive (D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii), il candidato si assume comunque la responsabilità (civile, amministrativa e penale) delle dichiarazioni rilasciate.

L’Amministrazione si riserva di effettuare i controlli e gli accertamenti previsti dalle disposizioni in vigore. Coloro che renderanno dichiarazioni mendaci decadranno automaticamente dall’iscrizione, fatta comunque salva l’applicazione delle ulteriori sanzioni amministrative e/o penali previste dalle norme vigenti.

L’Amministrazione universitaria non assume alcuna responsabilità per il caso di smarrimento di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni della residenza e del recapito da parte dell’allievo o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento degli stessi, né per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell’Amministrazione medesima.

L’Università può adottare anche successivamente all’iscrizione provvedimenti di esclusione nei confronti dei candidati privi dei requisiti richiesti o che non abbiano riportato tutte le informazioni necessarie.

torna a inizio pagina

Rilascio dell’attestato
A conclusione del Corso universitario di aggiornamento professionale, agli iscritti che a giudizio del Comitato di Gestione avranno svolto le attività e ottemperato agli obblighi previsti, fra cui quello di aver presenziato ad almeno il 70% delle ore di lezione prevista all’art. 3, verrà rilasciato dal Direttore del Corso il relativo attestato di frequenza e merito, ai sensi dell’art. 8 del “Regolamento dei Corsi di Perfezionamento, di aggiornamento professionale e di formazione permanente e dei corsi per Master Universitari di primo e secondo livello”.

Trattamento dei dati personali
I dati personali forniti dai candidati saranno raccolti dall’Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Giurisprudenza e trattati per le finalità di gestione della selezione e delle attività procedurali correlate, secondo le modalità e le disposizioni stabilite dal Regolamento (UE) 679/2016 “Regolamento generale sulla protezione dei dati” e dal D.L.vo 30.06.2003 n. 196 “Codice in materia di protezione di dati personali”, come modificato dal D. Lgs. 10.08.2018 n.101 nel rispetto dei principi di liceità, correttezza, trasparenza, limitazione della finalità, minimalizzazione dei dati, esattezza, limitazione della conservazione, integrità, riservatezza e responsabilizzazione. I dati personali saranno trattati all’interno dell’Ateno dai soggetti autorizzati dal titolare. I diritti degli interessati sono disciplinati dagli artt. 12-23 del citato regolamento UE. Qualora i dati forniti rientrino fra le categorie particolari di dati personali di cui all’art.9 del Regolamento (UE) 679/2016 “Regolamento Generale sulla protezione dei dati” (cosiddetti dati “sensibili” previsti dal D. lds. N. 196/2003), il Direttore del dipartimento di Giurisprudenza autorizza l’Università degli Studi di Genova al loro trattamento.

torna a inizio pagina